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Risorse per 450 milioni per lo sviluppo della microelettronica

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Dal 15 ottobre al 15 dicembre sarà possibile presentare richiesta di agevolazione per progetti di sviluppo e di ricerca nell’ambito della microelettronica.

 

di Franco Genovese

 

Ammontano a 450 milioni di euro le risorse messe a disposizione del ministero delle Imprese e del made in Italy per il secondo bando dedicato al sostegno della microelettronica italiana. La misura rientra nel più programma del Piano nazionale di ripresa e resilienza e ha l’obiettivo di accelerare la trasformazione delle imprese e incoraggiare il progresso tecnologico verso la direzione della sostenibilità e di un maggior impiego degli strumenti digitali.

L’Europa spinge sull’innovazione con il Fondo Ipcei

Questo nuovo bando è il frutto di una recente decisione della Commissione europea che, lo scorso giugno, ha autorizzato gli aiuti di Stato di quattordici Paesi (Austria, Cechia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia e Spagna) volti a sostenere un nuovo “importante progetto di comune interesse europeo” (Ipcei) relativo alla microelettronica e alle tecnologie della comunicazione. Il sostegno avviene lungo tutta la catena del valore, a partire dai materiali e dagli strumenti alla progettazione dei chip fino ai processi di produzione, ed è denominato “Ipcei Me/Ct” o semplicemente “Ipcei Microelettronica 2”. Il Fondo Ipcei serve a finanziare progetti di innovazione e di produzione industriale da sviluppare anche in collaborazione con centri di ricerca e aziende europee.

Questo nuovo band segue e integra il primo Ipcei a sostegno della ricerca e dell’innovazione nel settore della microelettronica, approvato dalla Commissione europea nel dicembre 2018.

Progetti innovativi da qui al 2032

Si prevede che l’IPcei favorirà il progresso tecnologico in molti settori, tra cui le comunicazioni (5G e 6G), la guida autonoma, l’intelligenza artificiale e l’informatica quantistica. Sosterrà inoltre la transizione verde delle imprese attive nella produzione, nella distribuzione e nell’uso di energia.

I primi nuovi prodotti potrebbero essere immessi sul mercato già nel 2025 e il completamento complessivo del progetto è previsto per il 2032, con scadenze variabili in funzione del progetto e delle imprese coinvolte. Si prevede la creazione di circa 8.700 posti di lavoro diretti e di molti altri indiretti. Gli aiuti autorizzati a livello comunitario ammontano a 8,1 miliardi di euro complessivi da qui alla fine del programma.

A chi si rivolge il bando

Il bando Ipcei Microelettronica 2 sostiene le attività di ricerca, sviluppo e mira ad accelerare la trasformazione verde e digitale creando soluzioni innovative di microelettronica e sviluppando metodi di produzione efficienti sotto il profilo energetico e a basso consumo di risorse.

Sono ammessi alla misura agevolativa tutte le imprese innovative e gli organismi di ricerca rientranti nella definizione prevista dalla disciplina europea degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione e che sono stati selezionati a seguito del primo e del secondo invito a manifestare interesse lanciati per l’iniziativa Ipcei. I soggetti beneficiari devono ottemperare a tutte le condizioni previste dall’iniziativa agevolata e presentare la relativa reportistica nell’ambito della governance del programma, nel rispetto di quanto stabilito dai vincoli previsti per il finanziamento del Pnrr e dalla documentazione di supporto prevista ai sensi del decreto 4 settembre 2023.

Modalità di richiesta dell’agevolazione

Sono ammissibili alle agevolazioni esclusivamente le spese e i costi approvati nell’ambito dei project portfolio presentato al momento della prima e seconda manifestazione di interesse. La richiesta di accesso alle agevolazioni per il sostegno Ipcei Microelettronica 2 deve essere presentata a partire dal 15 ottobre e non oltre il 15 dicembre 2023, con le modalità indicate sulla pagina del sito del ministero dedicata.

Le richieste verranno accolte nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. Nel caso le stesse non consentano il finanziamento integrale delle iniziative agevolabili, il ministero delle Imprese e del made in Italy procederà al riparto delle disponibilità in ragione degli importi di agevolazione spettanti a ciascun partecipante, nel rispetto delle condizioni di finanziamento previste per le risorse Pnrr utilizzate.

È inoltre possibile richiedere informazioni e presentare quesiti sull’interpretazione delle disposizioni all’indirizzo di posta elettronica attuazione.ipcei@mimit.gov.it.

 

 

 

 

 

 

Se sei interessato ad approfondire la misura, non esitare a contattarci per ricevere una consulenza qualificata.

SEF Consulting

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